domenica 14 ottobre 2007

Kebroland

Kebroland
(A.Broch,F.Broch,G.Salvadori)

El sol el ha da spontàr
Ma te la testa del biondo le ancora not
Nol sa pi che far e ‘nde ciapar
Intant el speta, le masa fret

Come en vecio paracar
Consumà dal temp
Nol sent ados nianca el vent
Le da esèr sužedù valc

Kebroland! Kebroland!

De segùr valc de brut el ha combinà
La coriera la e pasada ma el el e restà là
O che nol la ha vista o che nol ghe vet
de machine e đent no resta pi nient

Qualchiduni se ferma
Qualchiduni i camina
Tutti i varđa ma no i fa roina

Kebroland! Kebroland!

traduzione: il sole sta per sorgere, ma nella testa del biondo è ancora notte, non sa più cosa fare e da dove iniziare, intanto aspetta, è troppo freddo. Come un vecchio paracarro, consumato dal tempo, non sente addosso, neanche il vento, deve essere successo qualcosa. Kebroland Kebroland. Sicuramente qualcosa di brutto ha combinato, la corriera è passata, ma lui è rimasto lì, o che non l'ha vista o che non ci vede, di macchine e di gente non resta più niente. Qualcuno si ferma, qualcuno se ne va, tutti guardano ma non ci badano. Kebroland Kebroland

Spiegazione/Storia:

la canzone parla del freddo (kebro=freddo), ma piuttosto che freddo climatico riguarda un freddo interiore, quindi l'indifferenza, caratteristica che colpisce la società attuale, alienandone gli individui. La storia è di un uomo (probabilmente "el biondo") che si ritrova una mattina all'alba a dover aspettare l'autobus per scappare lontano, (forse ha combinato qualcosa di brutto, qualcosa di losco, non si sa) e non si accorge di nulla di ciò che gli passa davanti, tanto che ha la mente altrove, e non si accorge nemmeno quando anche il mezzo da cui dipende al momento arriva, allontanandosi anche dal suo unico spiraglio di salvezza.

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